Presentazione
Durata
21 Aprile 2023
Descrizione del progetto
Sensibilizzare al rispetto delle regole della strada, istruendo soprattutto le giovani generazioni su come comportarsi alla guida, con le testimonianze di vittime di incidenti e loro familiari, perché ricordare significa anche prevenire ed imparare, sono stati questi gli obiettivi dell’incontro tra gli studenti dell’Istituto Comprensivo del plesso di Melpignano con l’associazione AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada). L’ incontro è proseguito con il Vigile Urbano della Polizia Municipale che ha parlato a studenti e docenti, spiegando loro quali siano i giusti comportamenti da tenere quando ci si mette alla guida di un mezzo, sia esso a due o più ruote, per tutelare la propria vita e quella degli altri.
In quanto segue abbiamo raccolto le varie testimonianze di chi ha vissuto la tragica perdita di persone care in incidenti stradali.
In occasione della ‘Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada’, istituita per rendere omaggio alle persone uccise o ferite sulle strade, alle loro famiglie, alle comunità coinvolte, il Comitato CRI di Arezzo ha creato una campagna fotografica di sensibilizzazione sull’argomento: quattro scatti, quattro racconti differenti, per stimolare a riflettere attivamente su un evento che può succedere a chiunque, in qualunque momento. Distrazione, superficialità, possono avere conseguenze terribili, per noi stessi, per gli altri, per le persone a cui vogliamo bene. In Italia secondo l’ISTAT nel 2017 hanno perso la vita 3378 persone per incidente stradale, prima causa di morte tra i 15 e i 40 anni; 246570 sono stati i feriti, di cui 17309 in maniera grave. Nella prima parte del 2018 i morti sono aumentati del 20%.
Non si parla mai abbastanza degli omicidi che avvengono sulle strade. Tutti noi abbiamo bisogno continuamente di essere richiamati alle nostre responsabilità quando dobbiamo guidare un mezzo.
Nei giorni scorsi si è discusso di una proposta di legge di iniziativa popolare che introduce il reato di “omicidio stradale” se alla guida c’è una persona sotto effetto di alcol o droga. L’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, che si batte per pene più giuste per coloro che provocano simili tragedie, ha criticato questa proposta, sostenendone a sua volta un’altra, che prevede pene più pesanti per gli omicidi che avvengono per “una guida aggressiva, azzardata o temeraria”. Non solo per droga e alcol, dunque, ma per tutti i comportamenti, compreso l’uso del cellulare, che sulla strada sono da irresponsabili.
In carcere i detenuti hanno incontrato una madre che si è vista uccidere un figlio in questa maniera: lei però ha proposto una strada diversa, che è quella di una pena che abbia davvero un senso, e forse la sua umanità ha colpito le persone detenute più di tanti anni di galera, e dalla sua testimonianza sono nate riflessioni profonde.
“Mi ha portato a una profonda riflessione personale su quanto io sia stato superficiale in passato nel pensare che guidare senza avere la patente o sotto effetto di alcol fosse solo una trasgressione di una piccola regola. Non ho avuto mai né la sensibilità né la capacita di pensare invece che, se avessi causato un incidente, avrei potuto non solo togliere la vita a qualcuno ma compromettere la stabilità dell’intera famiglia, è servito, in primis, per commemorare chi non c’è più, ma anche per lanciare importanti messaggi improntati alla prevenzione, alla formazione e alla sensibilizzazione.”
La Polizia Municipale ha parlato a studenti, docenti, dirigenti e famiglie, spiegando quali siano i giusti comportamenti da tenere quando ci si mette alla guida di un mezzo, sia esso a due o più ruote, per tutelare la propria vita e quella degli altri.
“Spesso la frenesia della vita quotidiana ci porta a correre, in tutti i sensi, ed a vivere in modo superficiale, dando per scontato cose che scontate non lo sono affatto. Così, i numeri che arrivano dalle strade sono agghiaccianti bollettini di guerra con morti e feriti. Tutto questo è inaccettabile, le strade devono unire, non dividere per sempre. Occorrono prudenza e più rispetto per la vita”
Obiettivi
Condividere la strada della vita